"Il klaft egiziano scendeva sui suoi folti riccioli che sembravano blu, tanto erano scuri.
Le due punte della pesante stoffa dorata raggiungevano i fianchi sottili.
Intorno alla piccola fronte convessa e ostinata, si avvolgeva il piccolo serpente d'oro,
l'ureo, dagli occhi di smeraldo e dalla lingua di rubino biforcuta e dardeggiante.
Portava una tunica nera, intrecciata d'oro, molto leggera e molto ampia,
appena strettta in vita da una sciarpa di mussola bianca,
ricamata con delle perle nere a forma di iris."
Pierre Benót, "Atlantide"