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Timothy Williams | all galleries >> Galleries >> Gargnano e dintorni > Magasa Val Vestino
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11-AUG-2007

Magasa Val Vestino

Per Magasa e in generale per tutti i paesi della Val Vestino il 1700 fu un secolo difficile non solo per il continuo alternarsi di guerre e conseguenti invasioni di truppe nemiche, ma anche per le frequenti carestie, infezioni epidemiche e soprattutto per la diffusa criminalità dovuta alla debolezza dei governi locali, veneziano e vescovile, incapaci di far rispettare le leggi. Questo stato di generale insicurezza sociale spinse gli abitanti a fortificare l'abitato: alle entrate furono posti cancelli in legno ed in ferro, chiamati restei, sorvegliati da armati; mentre in ogni casa furono aperte delle feritoie ad imbuto, dette spiarole, al fine di poter sorvegliare in sicurezza il transito nelle strade di persone sospette ed eventualmente sparare contro malintenzionati rimanendo ben protetti oltre il muro. Il fatto criminale di cui raccontiamo, avvenne nella notte fra il 24 e il 25 settembre del 1759, quandi il parroco di Magasa, don Ascanio Glissenti di Vestone, fu barbaramente decapitato a scopo di rapina dal mugnaio locale, originario della Repubblica di Venezia e dalle generalità sconosciute. L'omicidio suscitò una sincera commozione e un grande scalpore sia in paese che nei territori vicini. A memoria d'uomo, nella cominità di Magasa non si ricordava un crimine così efferato e rivolto poi contro un sacerdote. La testimonianza dell'accaduto fu raccolta da padre Ciprianio Gnesotti, religioso presso il convento dei Cappuccini di Condino ed eminente figura di appassionato della storia delle Giudicarie. Nel suo noto scritto, "Cronologio del convento di Condino", scriveva: "Entro ottobre di quest'anno medesimo fu in Magasa di Val Vestino eseguito un'eccesso enormissimo d'iniquità da un mulinajo contro la persona del signor curato della stessa Villa, nativo Glisenti detto Ascanio d'una famiglia di Vestone affettuosissima fin dalla fondazion del Convento di Vestone a Cappuccini. Esso signor curato veniva la sera visitato di spesso dal mulinajo anch'esso forestiero oriondo nello Stato Veneto, ma accordato in Magasa a servizio pubblico. Tratteneansi al fuoco discorrendola fin che venisse l'ora d'andare a riposo, ed il mulinajo vedendo, che al buon curato presto veniva sonno, e li cadea dal sonno la testa, fu tentato dal Demonio ad approfittarsi della oportunità e decapitare il curato per rubarli poi il denaro [di cui correa il concetto che fosse copioso] e cambiare poi il paese. Di fatti una sera eseguì il colpo, ed appena tagliata la testa al curato, presa la lumiera entrò nella camera, alzò il coperchio d'una cassa per cavarne le monete; ma non essendom bene asssicurato il coperchio cadde all'impensata, e cadendo spense il lume. Sceso al focolare il mulinajo per riaccendere la lumiera, ma allo scoprire l'orrendo spettacolo del sangue per terra e sulla cenere, il capo là, e qua il busto tanto si atterrrì, che senza far altro di peggio sortì di canonica chiudendo la porta, ed andò giù al mulino. La mattina seguente non vedendosi il curato a dir messa e l'ora tarda fu interrogata una donna, che andava di spesso a prestar servigi, e far da mangiare al curato: rispose essa a Reggenti che lo avea lasciato la sera in casa col mulinajo. Dopo aver chiamato in vano più e più volte entrati i Reggenti in canonica, scoperto il criminale, accorsero bel bello al mulino fermandovi con discorsi il mulinajo, che vestito dalle feste sembrava volesse andare in foresteria; intanto adocchiando qua e là videro un paio di braghe insanguinate in un angolo, ed ivi colle interrogazioni confuso e convinto il reo cauteli condussero nelle mani della giustizia a Lodrone". Don Ascanio Glissenti fu sepolto nella chiesa curata di Sant'Antonio abate di Magasa il 28 settembre dal rettore di Valle don Lorenzo Giovanni Viani di Turano, mentre il nostro mugnaio assassino, processato a Lodrone nello stesso anno, fu a sua volta decapitato, previo taglio della mano destra!

http://it.wikipedia.org/wiki/Magasa

FujiFilm FinePix F31 fd
1/300s f/4.0 at 8.0mm iso100 full exif

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