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TRAVERSATA
NAMIBIA E BOTSWANA

Un grande itinerario Kel12, tra Namibia e Botswana, alla scoperta dei molteplici aspetti di una delle più spettacolari regioni della zona australe. Le dune color malva di Sossusvlei, le più alte al mondo, e quelle, affacciate sull’Oceano, color rosa e arancio del Namib, il deserto più antico del mondo. Cape Cross e le grandi colonie di otarie; i relitti della Skeleton Coast e la sua straordinaria natura: oceano e deserto, animali sulla spiaggia, grandi scafi arenati nei quali nidificano gabbiani e albatros. I fiumi dimenticati del Kaokoland, una terra selvaggia abitata dai fieri Himba vestiti di pelli. Le superfici di argilla e sale e le grandi concentrazioni di animali dell’Etosha: un paradiso dove si possono “avvicinare” le grandi specie animali. Poi il Botswana: un paese nel quale deserto, riserve naturali e acqua si susseguono. I parchi ancora selvaggi e le ampie estensioni di acqua del Delta dell’Okavango, uno dei luoghi più incredibili non solo dell’Africa Australe: qui l’acqua invade la terra, la ricopre di lagune, pozze, papiri e ninfee e poi, improvvisamente scompare nella sabbia. Le rive sono punti previlegiati di riunione di grandi gruppi di animali; intorno il volo caotico di miriadi di uccelli... Lo spettacolo possente e intenso delle Cascate Vittoria, “il fumo che tuona”.

PROGRAMMA

25 giorni

1° giorno / Italia-Johannesburg / partenza dall'Italia
nel pomeriggio per Francoforte e proseguimento per
Johannesburg con volo di linea Lufthansa / cena e
pernottamento a bordo.

2° giorno / Johannesburg-Windhoek / arrivo e
coincidenza immediata con volo di linea South Africa
Airways per Windhoek / all'arrivo in Namibia incontro con
la guida e trasferimento in hotel / pomeriggio libero a
disposizione per visitare la capitale della Namibia i cui
350.000 abitanti sono principalmente di lingua tedesca /
costruzioni moderne affiancano chiese luterane e giardini
traboccanti di aloe / pomeriggio libero in città /
passeggiando per la Kaiser Strasse, oggi Indipendent
Avenue, si incontrano donne Herero con i caratteristici
costumi e si possono vedere curiosi edifici di stile
tedesco, risalienti all'inizio del secolo / pranzo e cena
liberi, pernottamento in hotel.

3°- 4° giorno / Windhoek-Sesriem-dune di Sossusvlei
/ partenza per le regioni dell'ovest lungo un percorso che
riserva momenti d'incanto da un punto di vista
paesaggistico fra le montagne che delimitano l'altopiano
centrale del paese dalla fascia costiera desertica / si
visiteranno quindi le dune color albicocca di Sossusvlei,
ritenute le più alte del mondo e capaci di creare un
ambiente di straordinaria bellezza / il mare di sabbia del
Namib si estende per più di 400 chilometri, tra i letti di due
fiumi ormai secchi, il Koichab ed il Kuiseb / questo erg
immenso ricopre una superficie di 34.000 kmq. ed è
costituito, per lo più, di cordoni di dune parallele, lontane
tra di loro circa 1,5/2,5 chilometri, che formano
un'immensa palizzata di sabbia larga più di 50 chilometri /
proprio fra queste enormi dune si apre un bacino
perfettamente tondo, piano e liscio, di un bianco
abbacinante, fondo di un antico lago ormai prosciugato /
la giornata sarà dedicata alla scoperta di angoli intatti,
paradiso dei fotografi e alla visita del Sesriem canyon /
pranzi a pic-nic, cene e pernottamenti in campo a
Sesriem.


5° giorno / Namib Desert-Swakopmund / il nome di
questo deserto deriva da un vocabolo ottentotto che
significa "luogo senza nessuno" / relativamente stretta,
la fascia costiera che costituisce il Namib, si estende su
1900 chilometri di lunghezza per circa 80-140 in
ampiezza / l'età di questo deserto è stimata a circa 80
milioni di anni: il più antico deserto del mondo / il Parco
Nazionale è stato creato a protezione del delicato
ecosistema ambientale / il deserto del Namib, nasconde
anche molte curiosità geologiche: la valle della Luna,
uno spettacolare canyon scavato dal fiume Swakop ,
enormi monoliti di roccia granitica tondeggiante, e la
piana delle Welwitscie pianta endemica del tutto unica
che produce due foglie nastriformi che raggiungono a
volte più di 5 metri di lunghezza e trattengono l'umidità /
ma ancor più sorprendente è l'età di alcuni esemplari,
valutati con il metodo della datazione del carbonio 14:
più di 2000 anni / lungo piste sterrate nel deserto
avremo la possibilità di incontrare gruppi di antilopi oryx,
zebre e struzzi / arrivo a Swakopmund, una stranissima
e suggestiva cittadina costruita nel più puro stile tedesco
dell'epoca del Kaiser che costituisce un'autentica
sorpresa / pranzo a pic-nic, cena e pernottamento in
albergo.

6° giorno / Walvis Bay / una trentina di chilometri
separano Swakopmund da Walvis Bay, fino a pochi anni
fa enclave sudafricana / il percorso si snoda fra l'oceano
ed enormi dune di sabbia gialle che si perdono
nell'Oceano Atlantico / Walvis Bay si trova in un'ampia
baia caratterizzata da estese lagune dove vivono
migliaia di uccelli marini; fenicotteri, cormorani, pellicani,
che trovano un habitat particolarmente favorevole in
queste acque basse / queste zone umide di Walvis Bay
sono le più importanti sulle coste dell'Africa meridionale
per gli uccelli migratori: nel corso di un anno qui
possono fare una breve sosta oltre 150.000 migratori /
pranzo a pic-nic, cena e pernottamento in albergo a
Swakopmund.

7° giorno / costa degli Scheletri-Twyfelfontein / ci
dirigiamo verso nord lungo la costa dell'oceano Atlantico
e il parco della Costa degli Scheletri / il paesaggio è
assolutamente desertico, fino alla spiaggia battuta dalle
forti onde dell'oceano / solo stentati licheni riescono a
sopravvivere aggrappati alle poche rocce che emergono
dalla sabbia / quest'area è considerata una delle più
aride della terra, con piogge che cadono poche volte in
un decennio / la costa, così come la conosciamo ora, è il
risultato di un clima del tutto eccezionale, nel quale la
corrente fredda di Benguela, proveniente dall'Antartico,
è un elemento determinante / la temperatura
dell'Oceano, in prossimità della costa è di circa 12 gradi
mentre al largo di 18/20 / quando l'aria caldo-umida del
largo raggiunge la riva, la miscela delle masse d'aria a
temperatura diversa, provoca una grande
condensazione e una persistente nebbia che copre la
regione per più di 250 giorni l'anno / il fenomeno è
accentuato durante la notte ed il mattino, dopo l'alba, la
spessa nebbia può a volte ricoprire il deserto anche fino
a 50 chilometri all'interno / il primo europeo a mettere il
piede sul suolo dell'attuale Namibia, fu il navigatore
portoghese Diego Cao nel 1486, nella località Cape
Cross / oggi questa località è famosa per la comunità di
otarie che vi si è stabilita: circa 80.000 esemplari vivono
qui tutto l'anno fra le rocce tuffandosi nelle onde e
giocando fra di loro in un frastuono assordante /
all'altezza di Torrabay lasciamo la costa per addentraci
nella Damaraland / pernottamento in campo nelle vallate
sabbiose dell'interno.

8° giorno / Twyfelfontein / attraversiamo il Damaraland
(la terra del popolo Damara) una regione arida e
montagnosa di arenarie rossastre / la zona risalirebbe
secondo i geologi a più di 150 milioni di anni fa / si
raggiunge quindi la località di Twyfelfontein "la sorgente
insicura" / questa sorgente fu senza ombra di dubbio il
punto d'incontro di una moltitudine di animali e della
popolazione di cacciatori che ci ha lasciato incisioni che
illustrano per lo più animali cacciati, impronte degli
stessi, segni astratti, simboli, ecc. fra enormi rocce rosse
cadute da una parete montagnosa / pare che le più
antiche risalgano a 8000 anni fa e che gli autori fossero
di origine boscimane: in qualche modo gli antenati degli
attuali Boscimani / lo scopo di queste rappresentazioni
rupestri è sempre stato magico o rituale-propiziatorio /
cena e pernottamento in campo.

dal 9° all'11° giorno / Kaokoland-Popolazione Himba-
fiume Kunene / si parte verso il nord percorrendo delle
difficili piste fra le montagne abitate dalla popolazione
nomade Himba / lontane da ogni interferenza europea,
la popolazione Himba vivono ancora in modo
tradizionale, ma il loro nome è relativamente giovane,
essendo utilizzato solo da un centinaio d'anni circa /
verso la fine del secolo scorso, di fronte alla potenza
guerriera dei Namas, i Tijmba-Herero furono obbligati a
fuggire in Angola e sul territorio arrivarono delle tribù
Ngambwe, che dovettero chiedere "himba" che, nella
loro lingua, significa cibo e spazio vitale / dopo un
periodo di prosperità, perseguitati dal governo
portoghese, dovettero nuovamente fuggire; giunsero
così nel Kaokoland dove si mescolarono con alcuni
gruppi Herero e Damara provenienti da sud. e scacciati
dai tedeschi / la maggior parte dei 6.000 Himba, vive
nella parte est della regione, dove le piogge sono più
regolari / i villaggi, di tipico stile africano, sono costituiti
da agglomerati di semplici capanne di rami e paglia, a
volte ricoperti di stuoie; le donne che nutruno un
particolare culto della bellezza del corpo, ricordano per
lineamenti ed usanze le popolazioni nilotiche / il corpo è
spalmato di argilla rossa e sono ornate con semplici
oggetti in ferro, osso, cuoio e conchiglie / ci si sposta poi
sempre più a nord, incontrando alcuni pozzi e altri gruppi
di Himba e fino a raggiungere Opuwo una cittadina di
frontiera, punto di incontro di tutte le tribù della zona:
Herero, Himba, Owambo / pernottamenti in campo.

12°- 13° giorno / Parco Etosha / creato nel 1907, è
stato uno dei primi parchi sorti per la protezione della
fauna e della flora / occupa una superficie di 22.570
kmq, il cui centro è costituito dal "pan", bacino
perfettamente piano lungo un centinaio di chilometri e
largo una quarantina. Il pan era un tempo un lago
collegato al sistema del fiume Kunene, ma ora è secco e
la sua superficie di argilla e sale brilla alla luce del sole /
questa nudità biancastra offre, paradossalmente, una
protezione agli animali più vulnerabili, dato che l'assenza
di vegetazione non lascia nascondigli ai pericolosi
predatori / seguendo piste in terra battuta si va alla
ricerca di gruppi di elefanti raccolti attorno alle pozze
d'acqua e di branchi di erbivori in perenne movimento
fra i boschetti di acacie / la scarsità dei bacini d'acqua,
rende necessario un curioso rispetto per la gerarchia
degli animali che si abbeverano: in ordine di importanza,
elefanti, predatori, erbivori e poi volatili. Gli animali
aspettano impassibili il loro turno disponendosi a gruppi
attorno alla pozza / pranzi a pic-nic, cene inristorante e
pernottamenti in bungalows.

14° giorno / Parco Etosha-Rundu-Popa Falls / si
attraversano le grandi praterie dell'altopiano
costeggiando le vaste fattorie che praticano
generalmente l'allevamento di bestiame / la Namibia
infatti, è fra i più importanti produttori mondiali di carne
bovina / si raggiunge nuovamente il confine con l'Angola
a Rundu sul fiume Okavango, che in Angola da cui
nasce, si chiama Cubango / attraverso le savane della
regione abitata dal popolo Ovambo (che costituisce
l'etnia più numerosa della Namibia), si costeggia il fiume
Okavango / qui il paesaggio è molto verdeggiante e
punteggiato di numerosi villaggi / si raggiungono le
rapide di Popa Falls dove il fiume Okavango inizia a
creare il delta che si estende poi in Botswana /
pernottamento in bungalows.

15° giorno / Popa Falls-delta dell'Okavango / dopo
aver attraversato il confine con il Botswana ed effettuato
le formalità di frontiera a Shakawe, con un aereo privato
ci si spostera' nella parte centrale del delta
dell'Okavango / il volo, che si svolge a bassa quota,
offre l'opportunità unica di osservare un paesaggio
spettacolare e unico al mondo / cena e pernottamento in
campo.

16° giorno / Delta dell'Okavango / il Delta
dell'Okavango è un'immensa distesa (oltre 20.000 kmq)
di acqua corrente e purissima che discende dai monti
dell'Angola formando una rete di canali e rivi tra i quali
vivono animali ed uccelli di tutte le specie / con barche a
motore e piroghe in legno visiteremo una parte di questa
regione; sarà possibile anche camminare su alcune
delle innumerevoli isole alla ricerca di animali
seguendone le tracce / i paesaggi dell'Okavango, le oltre
600 specie di animali che vi abitano, la vita acquatica,
rendono questa parte del continente africano, totalmente
sconosciuta ai più, una delle più straordinarie e degne di
essere visitate / pernottamento in campo.

17° giorno / Delta Okavango-Maun / un'ulteriore
mattinata di escursioni in barca nel Delta e nel primo
pomeriggio rientro a Maun, strano agglomerato di
capanne disperse nel bush / cena e pernottamento in
hotel.

18°- 19° giorno / Riserva Moremi / si prosegue per la
Riserva Moremi, che si trova proprio sulle sponde est
del Delta dell'Okavango / la riserva è caratterizzata da
una vegetazione abbondante e molto verdeggiante
grazie all'abbondanza di acqua e la possibilità di
incontro con gli animali è più che mai frequente / grandi
lagune abitate da ippopotami, e dove si recano a bere
branchi di elefanti, si alternano a radure con grossi
branchi di zebre ed antilopi / il contatto con gli animali
selvaggi, specialmente in questa zona, è molto stretto /
le notti al campo risuonano dei mille rumori della
savana.

20°- 21° giorno / Parco Chobe / si prosegue verso nord
e si raggiunge la zona di Savuti, regione di savana dove
abbondano i branchi di gazzelle ed antilopi e di
conseguenza i predatori come leoni e ghepardi /
l'ambiente è caratterizzato da vaste spianate da cui
emergono alberi di mopane scortecciati dagli elefanti,
rilievi rocciosi nei cui anfratti i leoni nascondono i piccoli,
il letto secco del canale di Savuti, una volta ricco
d'acqua / quindi sempre più a nord proseguendo a tratti
anche fuori dal Parco dove si vedono alcuni villaggi
locali di capanne abitate dalla popolazione Tswana / la
parte nord del Parco è considerata la più ricca di vita
animale grazie all'abbondanza di acqua ( ci si trova
lungo le sponde del fiume Chobe, affluente dello
Zambesi) / interessantissimi gli spettacoli dei grandi
branchi di animali che si recano all'abbeverata sulle rive
del fiume / il Parco vanta il più grande numero di elefanti
in Africa, mandrie di maestosi kudu, antilopi, bufali, ma
anche una ricca avifauna: grandi voli di anatre, oche
selvatiche, cicogne, aquile pescatrici, pellicani / campi
nel Parco.


22° giorno / Parco Chobe-Victoria Falls (Zimbabwe) /
si raggiunge quindi il confine con lo Zimbabwe e dopo un
breve trasferimento su asfalto si raggiunge Victoria Falls
/ pasti liberi, pernottamento in hotel.

23° giorno / Victoria Falls / giornata a disposizione
dedicata alla visita delle cascate Vittoria / su più di 1600
mt. di larghezza, il fiume Zambesi si getta da 95 mt. nel
vuoto. Cinque milioni di litri d'acqua al secondo
precipitano creando nubi di vapore acqueo che si
innalzano nel cielo condensandosi in minute goccioline
che per effetto della rifrazione dei raggi del sole creano
stupendi arcobaleni. Musi-o-Tuna (il fumo che tuona),
così gli indigeni chiamano le cascate Victoria, che furono
scoperte dall'esploratore inglese David Livingstone nel
1853 / pasti liberi, pernottamento in hotel.

24° giorno / Victoria Falls-partenza / ulteriore
mattinata a disposizione per la visita delle cascate / in
tarda mattinata trasferimento in aeroporto e partenza
per Johannesburg con volo di linea / coincidenza in
serata per francoforte con volo di linea Lufthansa / cena
e pernottamento a bordo.

25° giorno / Francoforte-Italia / arrivo a Francoforte in
mattinata e proseguimento per l'Italia.



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