Il massiccio dell'Alpe di Succiso (m.2017) ,ripido e imponente, si trova in una delle zone piu' spettacolari e selvagge dell'appennino tosco-emiliano. Per raggiungere la vetta ci sono svariati sentieri che partono da luoghi diversi e con diversi gradi di difficolta'. Il piu' semplice, ma non per questo meno interessante, parte nei pressi del passo del Cerreto (m.1240) e tramite carrareccia arriva al passo dell'Ospedalaccio (m.1270),dove fu edificato un ricovero (oggi in rovina) per i pellegrini che transitavano in questa zona. Nei pressi del passo si trova anche un cippo Napoleonico con la scritta "Empire Francais IX" probabile punto di confine della Repubblica Cisalpina. A questo punto abbandoniamo la carrareccia e imbocchiamo il sentiero che comincia a salire fino alla base del monte Alto, poi devia a destra e sempre in leggera salita arriva alle sorgenti del Secchia (m.1600), un'ampio pianoro con diversi ruscelli che piu' a valle si uniranno e daranno vita al fiume Secchia. In primavera, quella che appare all'escursionista che arriva alle sorgenti e' un'immagine splendida: un vasto ripiano erboso pieno di fiori ,ruscelli, cavalli che pascolano tranquillamente con i puledri e ,a sovrastare tutto questo, l'anfiteatro glaciale del monte Alto.
Proseguendo nel percorso,in progressiva ma costante salita, si arriva al passo di Pietra Tagliata (m.1750) stretto incavo che taglia il crinale che scende dal monte Alto. A questo punto per proseguire verso la vetta occorre superare un grosso masso roccioso attrezzato con chiodi e fune, oppure si puo' aggirare passando per un sentiero piu' basso ,un po' esposto. Superato l'ostacolo il sentiero continua a salire in modo deciso e lentamente e faticosamente si arriva alla cima dell'Alpe di Succiso (m.2017). Il panorama che si vede (meteo permettendo) ripaga ampiamente lo sforzo fatto. Dopo una lunga sosta in vetta guardando le Apuane e la catena appennnica da una parte e le colline del basso reggiano che arrivano fino alla pianura padana dall'altra, riprendiamo il cammino piu' o meno in piano verso il monte Casarola (m.1960),altra cima del gruppo che si raggiunge in pochi minuti. Ora non rimane che iniziare il lungo e ripido sentiero in discesa che ,tagliando il fianco del Succiso arriva di nuovo alle sorgenti del Secchia, dove si riprende il percorso iniziale per tornare al passo del Cerreto.
Dislivello totale : + - mt.800 Tempo impiegato : 5/6 ore
"Nikon D70-D80" ob. Nikkor 12/24 afs - Nikkor 18/70 afs - Nikkor 70/300 afs vr - Sigma 105 ex macro