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photo by Ribes | profile | all galleries >> Art Performance >> Workshop Le cose perse diventano sentimenti >> una storia di cose perse ritrovate nei sogni >> la costruzione del sogno di tutti. | tree view | thumbnails | slideshow |
12 contributi portati: un oggetto, un suono, una voce, parole e dialoghi, un luogo, un atmosfera,
un personaggio, un effetto magico, una luce, un abito, un profumo passati Attraverso il filtro della nostra creatività che è stata capace di condensare sentimenti ed atmosfere in un elemento, vengono appoggiati ad uno ad uno sopra il contributo portato da Fabio (il sognatore tecnico trova robe): una superficie bianca diventata setaccio sul quale sono rimasti impigliati oggetti e segni catturati tra gli oggetti e le cose dei nostri sogni: il posacenere e le sigarette del sogno di Paolo, la tastiera di pianoforte del sogno di Anna, le rosette che piovono dal cielo del sogno di Giulia…Giulia inizia ad appoggiare i suoi contributi: la bambola col gatto in braccio, frammento del mio sogno e del sogno di Enrico, la tazzina bianca da caffè e il cono gelato che fa bolle di sapone ritrovati nel sogno bianco di Fabio. Dopo aver appoggiato i suoi
contributi Giulia inizia a fare bolle di sapone sopra la superficie bianca. E’ il turno di Anna (la sognatrice addetta alla ricerca dei luoghi) che appoggia alcune foto che ritraggono spazi e ambienti in cui sono condensati i luoghi dei sogni di tutti: la stradina di paese, la foto del villaggio bianco, la foresta nebbiosa.
Enrico dopo Anna fa rotolare la sua arancia imbalsamata con chiodi di garofano e il profumo delle spezie ritrovate nel sogno di Giona e in quello di Francesca, una piccola foto di un gatto siamese è il suo secondo contributo protagonista del suo e del mio sogno. Un momento di pausa è stato necessario per fare in modo che Matteo (il sognatore incaricato di cercare un suono distillato dei sogni di tutti) accendesse il suo computer e lasciasse uscire un suono. Una melodia fatta di tracce sonore
ispirate ai nostri sogni amalgamate da lui stesso ha contribuito ad alimentare l’atmosfera di sospensione che stava nascendo e mentre il suono andava, Giona (il sognatore incaricato di trovare un effetto speciale che contenesse in se il condensato degli effetti speciali dei nostri sogni) ha iniziato a soffiare polvere di borotalco sopra agli oggetti e tutto si è iniziato a ricoprire di bianco. Il borotalco si mescolava al profumo di chiodi di garofano e di arancia, le bolle di sapone scoppiavano sopra le foto dei luoghi, dei personaggi e degli oggetti. E’ il turno di Francesca che appoggia la sua bambola- contributo: ha le trecce bionde come nel sogno di Filippo, un paio di guanti bianchi come nel sogno di Fabio e rimane ferma, con gli occhi chiusi, in attesa di una storia, di una parola, di un richiamo. Subito i suoi occhi e le sue guance si velano di bianco. Il contributo di Paolo P sono parole, piccoli dialoghi immaginari tra alcuni
personaggi scelti nei nostri sogni; un velo di ironia cala sopra il piccolo set con il contributo di Paolo B (il sognatore tecnico dei sottotitoli): “mi hai conosciuto che ero un fiore, ora mi sento una cicca spenta. Voglio sparire”. Le loro voci si sono amalgamate al suono che continuava ad andare, alle bolle di sapone che continuavano ad infrangersi sul set, alla
polvere che continuava a ricoprire di un leggero strato bianco le cose, alle luci colorate che si spegnevano e si accendevano…
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